Musica italiana: lo sfogo dei Colapesce

“Noi ci siamo stufati di stare in silenzio e non c’importa se per questo motivo perderemo delle occasioni: vogliamo rispetto e vogliamo essere trattati da persone e non come bestie”. E’ uno sfogo non da poco, quello pubblicato dai Colapesce, band siciliana abbastanza nota nel circuito indie nostrano, sul proprio profilo Facebook. Il gruppo capitanato da Lorenzo Urciullo ha denunciato le condizioni disastrose in cui si è venuto a trovare in occasione di un concerto a Battipaglia, in provincia di Salerno. C’è davvero di tutto nelle parole degli autori di Un meraviglioso declino. Dalle mancate comunicazioni, ad una sistemazione indecente, passando per una cena avariata. Una lettera che, oltre a raccontare un episodio, può servire a stimolare una riflessione. Perchè è così difficile fare musica in questo paese? Di certo, oltre alla poca affidabilità di alcune persone, a essere venuta meno è l’attenzione verso la cultura, di qualunque tipo questa sia. Solo così è possibile spiegare la mancanza di rispetto verso ragazzi che cercano, in tutti i modi, di promuovere il proprio lavoro. “[…] speriamo che questa lettera aperta dia coraggio anche a qualche altra band costretta, anche altrove, a suonare in situazioni inaccettabili. Ci piacerebbe – concludono i Colapesce – che da questo nostro sfogo potesse nascere una riflessione su cosa voglia dire fare musica in Italia ora come ora”.

Per chi volesse leggere la lettera integralmente, è possibile trovarla cliccando qui.

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